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Un video commercial elettorale con BigFoot funziona!

E se ci fosse un modo diverso di video comunicare in politica?
Se non dovessimo più arrenderci a vedere produzioni video di mezzi busti sparati su uno sfondo in greenscreen?
Se fosse cioè possibile comunicare i propri valori, ma anche attaccare gli avversari, sbeffeggiarli, o semplicemente chiamare i propri follower all’adunata in un modo più creativo…sarebbe più piacevole per tutti…no?

La Creatività nella video produzione aiuta sempre

Ecco perché qualcosa batte forte in me quando vedo che oltreoceano un idolo vero regala a Bigfoot il ruolo di protagonista di un suo geniale commercial web a sostegno della propria candidatura.

Stiamo parlando di Dean Phillips un candidato indipendente al congresso degli stati Uniti. CEO di varie aziende tra cui la Phillips Distilling Company, partner commerciale di Talenti, la nota marca di gelati e sorbetti a stelle e strisce.

Il suo commercial è un attacco frontale all’assenteismo di Erik Paulsen, attuale membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato del Minnesota.

Ovviamente in questa sede non tifiamo per nessuno dei due contendenti e non certifichiamo nemmeno la veridicità del j’accuse di Phillips, constatiamo però che quando la comunicazione ha quello spruzzo di creatività in più, la portanza del messaggio esplode e raggiunge pubblici inaspettati.

Ecco come ci immaginiamo il brief di Phillips con Patrick Hunt e Doug Adkins, i creativi che si sono inventati questa chicca:

Phillips: “Ragazzi, dobbiamo battere forte sul tema dell’assenteismo di Paulsen! Cosa proponete?”
Adkins: “Potremmo produrre un video 2d con grafiche e numeri che evidenziano i suoi mesi di assenza.”
Phillips: ”Dormo.”
Hunt: “Potremmo organizzare un flashmob in piazza chiamando tutti i ragazzi del distretto.”
Phillips: “Ganzo, nel 1990.”
Adkins: “Ce l’ho! Potremmo riprenderti a mezzo busto, con dietro lo sfondo delle verdi foreste del Minnesota mentre leggi il tuo messaggio di protesta.”
Phillips: “……..”
Adkins: “Era una battuta.”
Phillips: “Dai ragazzi non cazzeggiamo, quell’uomo è veramente il politico più assenteista della storia del Minnesota, in sette anni di mandato non ha partecipato ad una sola riunione in municipio, non si vede mai, nessuno lo vede mai, è peggio di BigFoot.”
Hunt: “Aspetta un attimo…..”
Adkins: “Oh Mio Dio Sarebbe Bellissimo!”
Phillips: “Ma cosa ho detto?”

“And then Erik Paulsen comes along. I mean, how can you have tens of thousands of people looking for you all the time and not one of them find you? I started to wonder: Did Erik Paulsen really exist? I mean, where’s the proof? Some blurry photo taken from miles away? I had to know. So I had to come up with a plan.”

Poste le basi della genialità, facciamo un passo di lato e osserviamo qualche esempio di italica produzione video indirizzata alla comunicazione politica.

Partiamo dal vicinissimo

Gipi realizza per Propaganda Live un video che vede tra i protagonisti (spoiler alert) Pippo Civati, che offrendosi con un’interpretazione magistrale alla creatività dell’artista pisano riesce con un solo prodotto a risparmiare mesi di video elettorali presentandosi come un personaggio brillante, che sta al gioco, ma che sopratutto sposa l’allarme lanciato nel video sulla scomparsa dei veri valori di sinistra.

Spostiamoci un po’ più indietro e andiamo a riprendere uno dei prodotti più famosi e riusciti del Terzo Segreto di Satira

Meno di 9 minuti per riassumere tutto quello che da sempre nello storytelling politico italiano si dice di Massimo D’Alema. Un video che se fosse uscito a ridosso delle ultime elezioni politiche avrebbe potuto fare bene al suo citato protagonista.

Non c’è migliore pubblicità della cattiva pubblicità
Andy Warhol

Spostiamoci ancora più indietro e ripeschiamo uno dei primi video che cavalcava il fenomeno dei fake trailer

Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi nel 2010 ci regalano una perla metafilmica che riesce meglio di tanti documentari a raccontare il momento storico italiano.

Adesso però fermiamoci un attimo e analizziamo questi tre prodotti nostrani. Dal punto di vista artistico, dell’intrattenimento e del divertimento non abbiamo nulla da dire.
Per semplificare l’analisi critica: sono 3 video veramente ganzi!

Ma…

Il mio Ma è indirizzato di rimbalzo al NON utilizzo che se ne è fatto. Questi prodotti sono figli di un bisogno artistico e creativo delle menti che li hanno immaginati ma non sono stati pensati e implementati in un vero e proprio percorso di Marketing. Non sono cioè dei prodotti video comunicativi che stanno alla base di un’idea di marketing elettorale.

Il video Bigfoot da cui siamo partiti è l’attivatore di un microfunnel che porta l’utente interessato a visitare la pagina elettorale di Phillips che già di per sè si presenta come continuazione del video http://erikpaulsen.org/bigfoot/

Quella che ci immaginiamo è una campagna elettorale in cui le produzione video siano guidate da idee creative che immaginino un percorso preciso, un obiettivo chiaro, un risultato dichiarato a monte.

Quello purtroppo che vediamo per ora è altro.
Per il futuro, speriamo in BigFoot…

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