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Il video di Burger king che vi invita a votare

I Brand oggi devono comunicare a gran voce quali sono i valori che guidano il loro agire. Lo devono fare per attrarre i loro pubblico di riferimento, lo devono fare per distanziarsi da quel target che la pensa in modo diverso su temi etici basilari. Lo devono fare perché le nuove generazioni sono fortemente schierate. Lo devono fare perché oggi non si può piacere a tutti. Lo devono fare!
E fortuna vuole che se questi brand oggi vogliono far arrivare forte il loro messaggio, lo debbano fare attraverso la produzione di un video!!!

Produzioni video che comunicano i vostri valori

Parlando della produzione video di un commercial di Burger King non vi aspettereste questa premessa. Ed è proprio sulla sorpresa che giocano quelli dell’agenzia David.
Poche settimane prima delle ultime elezioni, Burger King Brasile ha organizzato un Ambient Video davanti ad uno dei suoi negozi. Gli utenti intercettati per prima cosa hanno risposto ad alcune domande sulle loro intenzioni di voto (la maggior parte ha confessato l’intenzione di votare scheda bianca).
ATTENZIONE! Come specificato ampiamente nel comunicato stampa allegato al video, il Brand non tifa per nessun candidato.

Burger King ti vuole solo ricordare che è tuo diritto/dovere votare.
Il Copy della campagna può essere riassunto così: se non voti, qualcun altro sceglierà per te.

Per esemplificare questo concetto, agli ignari (?) utenti intervistati sono stati regalati alcuni Whopper speciali che all’interno contenevano solo mayonese e cipolla, o poco più.
Oltre ai tristissimi ingredienti il panino conteneva anche un messaggio:

“Questo è un Blank Whopper, fatto con ingredienti scelti da altri”

Il copy finale posiziona il Brand e risolve la curiosità creata dall’Ambient.
Se non fai le tue scelte qualcun altro potrebbe farlo al posto tuo e non è detto poi che il risultato ti piaccia.
Il format di produzione video scelto per raccontare questi valori è molto importante. Con la produzione video in Ambient il Brand può trasmettere veridicità.
L’utente sarà indotto a pensare “Guarda che figata ha organizzato Burger King in Brasile”
NB: HA ORGANIZZATO
Non “Guarda che bel filmino si sono inventati”

Il senso di realtà è la salsa rossa che rende questo Whopper terribilmente gustoso e solo una produzione video in ambient può produrre questo condimento.

L’ambient video però non è ovviamente l’unico format da declinare per far arrivare il messaggio positivo del Brand.
Carrefour utilizza un format in fiction più classico, spruzzando però la produzione di qualche richiamo metanarrativo super interessante.

Intanto il video

Il format video è un classico commercial in fiction con attori che recitano una parte, ma seguendo la tendenza degli ultimi anni questi soggetti si rivolgono direttamente in camera e dialogano con il voiceover. Questa tecnica è utilissima per avvicinare l’utente alla narrazione, se poi i nostri attori pongono al voiceover/brand delle domande scomode, le stesse probabilmente che gli utenti che guardano il video vorrebbero porre, allora l’immedesimazione è ancora più forte e il risultato più incisivo.
I personaggi incalzano Carrefour:
“Ok lasciami indovinare è la pubblicità di un supermercato”
“Ok e nel concreto cosa vuol dire?”
“Ecco l’ennesima marca che ci dice di mangiare meglio”
“Ah, i prodotti bio che nessuno può permettersi”

Queste sono le domande che tutti vorremmo porre ad un brand come Carrefour.
Carrefour lo sa e ci anticipa, ci dice che per lui le domande scomode non esistono, esistono solo le sue risposte sincere a problemi che sa essere reali. Ci dice inoltre che è un brand che sa ironizzare su se stesso, sa fare della metaironia sugli archetipi più usati nella comunicazione commerciale di questo settore. Ci comunica che è un brand che vive nel presente!

via GIPHY

Cosa possiamo prendere come insegnamento da queste due produzioni video?

  1. Se il vostro brand o il vostro modus operandi abbracciano un preciso sistema valoriale questo è il momento in cui dovete comunicarlo a gran voce. Anzi ieri era il momento giusto, datevi una smossa!
  2. Non dovete sbrodolarvi addosso. Una comunicazione finta e autoreferenziale non può essere portatrice di valori veri. In sintesi, alla gente le finte prese di posizione puzzano da lontano. Oggi il pubblico è molto più scafato di un tempo e se gli raccontate una bugia o professate il vostro credo senza una solida base di credibilità, attenti, il web non perdona. E ha pure una memoria da elefante. Se non ci credete guardate che stormshit si sono presi quelli di Pepsi
  3. Scegliete con cura il format video da produrre. Il format identifica il vostro messaggio prima ancora del contenuto narrativo o del copy finale. Non c’è CTA che tenga o payoff finale illuminante che possa reggere da solo il successo di un video. Il format, il come (e per arrivare al come dovete prima chiedervi perchè, ma ne parliamo un’altra volta) sono i punti da cui partire per immaginare la vostra video comunicazione.
  4. Dulcis in fundo: prendetevi in giro. Viviamo in tempi strani e mutevoli, ma l’autoironia è ancora un’ottima arma per conquistare con sincerità il cuore dei nostri utenti. Tirarsela non è mai una grande idea, soprattutto se sei un Brand che come tutti noi condivide lo spazio comune dei Social e può ricevere a giorni alterni critiche giuste o inventate da ogni angolo. Inoltre la sovraesposizione ai video a cui il web ci costringe ogni giorno ci ha trasformati in utenti edotti che possono capire e apprezzare le battute di metaironia che un tempo avrebbero fatto ridere solo 4 o 5 nerd del videomaking.

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