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Perché è importante creare una strategia video?

La risposta è tutta racchiusa in una frase: perché la creatività è nulla, senza controllo.

L’espressione vi ricorda qualcosa, giusto? 

Avete ragione, la frase è ripresa dallo storico spot della Pirelli, uscito ormai più di 20 anni fa, che recitava “La potenza è nulla senza controllo” (Power is nothing without control). 

L’iconica frase non solo è indissolubilmente legata al brand Pirelli, ma è entrata a far parte della nostra cultura a dimostrazione di come la pubblicità, con il suo linguaggio, contamini il nostro vissuto quotidiano e sia in grado di trasmettere un messaggio, al di là della dimensione materiale del prodotto, il pneumatico, in questo caso. La riflessione che lancia Pirelli si sofferma sul delicato punto di equilibrio che è necessario raggiungere, in auto come nella vita, fra due estremi importanti e in contrasto fra loro: la potenza e il controllo.

La creatività è nulla senza controllo: impostare una strategia video 

Ma torniamo alla nostra, di frase, e approfondiamone il significato. Avere una strategia video non significa sapere come si realizza un video, ma come si progettano i video giusti per creare la propria strategia di comunicazione.

Creare un video hero ben fatto, importante, capace di catturare profondamente l’attenzione del pubblico, se rimane un unicum, un singolo colpo di cannone sparato in aria, avrà vita breve e sarà ben presto dimenticato. Il pubblico è tempestato dalla moltitudine dei video che arrivano nei feed social, nelle e mail, ma anche attraverso il remarketing, capace di ripescarti ovunque tu ti trovi grazie ai cookie che di continuo lasci in giro. Quindi, se il tuo video hero è davvero memorabile, puoi sperare di rimanere in mente al pubblico un paio di giorni, forse tre, poi verrai ringhiottito dal marasma.

Per questo ti serve una strategia, devi operare con costanza e costruire un’impalcatura solida che a partire dal video hero rilanci il tuo messaggio, utilizzando anche altri format video a sostegno e consolidamento dello stesso. Smetti di pensare che un singolo output possa bastare a sostenere la tua comunicazione e rifletti piuttosto sul fatto che questo debba far parte di una strategia multi output dotata di diverse funzionalità. Ogni video ha una sua funzione: educare, divertire, fare brand, vendere … E tutti insieme costruiscono una strategia di comunicazione efficace.  

Il pubblico va nutrito con contenuti e format diversi, così come ha fatto Pirelli, vediamo il primo video:

Avete visto in questo video hero Carl Lewis in tutta la sua straordinaria potenza. La funzione del video è quella di sostenere la brand awareness e, solo in secondo piano, appare la sua funzione di vendita.  Ma quello che è fondamentale considerare è che nel momento in cui usciva questo video, Pirelli aveva già programmato una strategia complessa nella quale questo era solo il primo di tanti messaggi che sarebbero stati lanciati al pubblico, ognuno con una sua funzione.

Ecco infatti, cosa usciva in seguito:

Stavolta non sono più la potenza e il controllo di Carl Lewis a veicolare il messaggio Pirelli, ma lo stesso pneumatico che diventa il protagonista del video e perfetto equilibrio di potenza e controllo. Tutto ciò accadeva 25 anni fa e già allora era chiaro che un video solo, non sarebbe bastato a coinvolgere il pubblico sul lungo periodo. 

Pensate oggi, con l’avvento dei social, a quanto questa necessità sia ancora più urgente: non ci si può fermare alla produzione di un solo video: quando fate una campagna web, dovete potervi servire di tante tipologie video, quanti sono i diversi momenti del funnel e la vostra strategia comunicativa deve essere un’attività multi output.

Vogliamo dedicarci un momento a cosa, invece, non si dovrebbe fare?

Vi lascio a questo video: 4 lunghissimi minuti per la regia di Ridley Scott

Avete visto la campagna pubblicitaria del cognac prodotto dalla Hennesy, uscita come singolo spot a seguito del quale è calato il silenzio.

Che il video piaccia o non piaccia è una questione secondaria, ma se siete riusciti a rimanere davanti allo schermo per 4 minuti e 6 secondi, che messaggio vi è arrivato?

Probabilmente solo quello che Hennesy ha investito una montagna di soldi per pagare Ridley Scott per girare il suo spot, poco altro.

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