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Come realizzare un video virale … Esiste una ricetta?

Inizia subito a creare la tua storia, visita  ripresefirenze.it/web/metodo e scarica il template che usiamo in studio.

C’era un tempo in cui un’agenzia o un videomaker si ritrovava di fronte ad un cliente che azzardava la domanda più temuta (e assurda): “Voglio che mi realizziate un video virale”.

Ora, capite bene che la viralità di un video non può essere progettata a tavolino, non ci sono regole o un manuale del perfetto video virale le cui indicazioni, una volta messe in atto, diano matematicamente il risultato desiderato. Se così fosse, se qualcuno davvero avesse trovato questa formula magica replicabile all’infinito, saremmo sommersi di video virali che ci costringerebbero ad eterne sedute di fronte ai social, imbambolati e intrappolati nel fluire eterno dei video. 

Così non è: c’è un sacco di roba che passa inosservata, qualche prodotto che attira un pizzico di attenzione e poi ci sono i casi in cui un video si è fatto largo nella massa, generando la tanto agognata viralità. Cosa insegna questo?

Possiamo stimolare la viralità, governarla, forse …

Possiamo stimolare la viralità e, al limite, governarla, se entriamo nell’ambito dell’advertising: in questo secondo caso, infatti, grazie ad un investimento in denaro, è possibile forzare il meccanismo della diffusione spingendo affinché il video arrivi a più pubblico possibile.

Diverso è il discorso della viralità organica che potremmo immaginare essere un granello di neve che rotola dall’alto di una vetta: nella sua corsa verso valle si accresce di condivisioni, si carica di commenti, di like, fino ad assumere le dimensioni di un enorme slavina in grado si travolgere tutti i nostri feed social. 

Viralità organica: lo strano caso del gatto arcobaleno

Che i motivi dietro la viralità di un video siano infiniti, poco prevedibili e talvolta oscuri, ve lo dimostra un video che, caricato nell’aprile del 2011 ha ottenuto, ad oggi, 184 milioni di visualizzazioni. Cosa avrà mai di tanto speciale? Lascio a voi deciderlo:

Un gatto col turbo arcobaleno corre mono espressivo verso il grande “boh?”, nel mentre, una musichina in bilico fra l’infantile e l’inquietante costituisce il loop del sottofondo …

Sappiate che di questo video esiste anche una seconda versione, della durata di 10 ore: click su quest’ultima? 54 milioni … Forse chi ha cliccato non l’ha visto tutto e quelli che lo hanno fatto nel frattempo sono deceduti, ma i click ci sono stati, il dato è innegabile.  

Perché? Perché? Perché? Non si sa … 

Talvolta, su alcuni fenomeni video diventati virali, si riesce a risalire al fattore scatenante: magari si scopre che un certo video, un tal giorno, a una tal ora, è stato condiviso da un influencer molto seguito e da lì, è rimbalzato fino a diventare virale.

Quello che è certo, sempre parlando del gatto arcobaleno, è che certi fenomeni sono senza spiegazione e un micio che corre incessantemente e che non è né bello né creativo, rimane avvolto dal mistero sul perché sia diventato virale.

Viralità e creatività: quando la spiegazione del successo, invece, è evidente

Diverso è il caso della viralità scatenata da un’idea geniale, da un guizzo di creatività che ha dato vita a qualcosa di nuovo. Il video che vi presento è stato uno dei primi virali di Vimeo e, quando uscì, lascio gli addetti ai lavori a bocca aperta:

Il video fa parte di un trittico (Move, Eat, Do) girato per promuovere la STA Travel Australia nel 2011 e racconta una cinquantina di circa di giorni passati muovendosi in diversi paesi, prendendo 18 voli, percorrendo 38 mila miglia, assistendo all’eruzione di due vulcani e, soprattutto, utilizzando una tecnica di ripresa innovativa e dall’effetto visivo sorprendente. Il valore del video, al di là della sua funzione pubblicitaria, sta prima nella straordinaria idea, poi nella magistrale tecnica di realizzazione. 

Non a caso il video è stato scelto da Vimeo Staff Picks (https://vimeo.com/channels/staffpicks) per essere inserito nella vetrina che rappresenta il meglio del meglio del videomaking. 

All’epoca della sua uscita, il video colpì moltissimo anche per aver trovato un modo nuovo di affrontare narrativamente il tema del viaggio, tema caro a moltissimi videomaker che fino a quel momento avevano usato tutti le stesse tecniche di ripresa e montaggio, per raccontare i loro viaggi. Nonostante le visualizzazioni totalizzate siano poche (184 milioni), se paragonate a fenomeni più recenti che possono vantare un miliardo di visualizzazioni realizzate in tempi brevissimi, il valore di questo video sta nel non essere invecchiato, nell’essere rimasto attuale.

Il passare del tempo non ne ha corroso la trama e tutt’oggi, come in questo caso, continua ad essere citato, visto e preso ad esempio da chi si occupa di video.

Per tutti questi motivi di cui sopra in Studio abbiamo ideato un template che, se compilato bene bene (tutti i doni richiedono uno sforzo), vi può permettere di creare la storia del vostro video.

Lo trovate qui ripresefirenze.it/web/metodo

Buon virale a tutti.

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