Perché è sbagliato chiedere quanto costa un video
Niente riesce ad irritare un videomaker più di questa domanda. La risposta più ovvia è “dipende”.
Ma non è solo la domanda ad essere malposta, anche la risposta è oziosa. Insomma secondo me c’è un errore da ambedue le parti.
Da una parte, perché dovremmo aspettarci che il nostro cliente conosca il nostro lavoro a tal punto da capire quali sono i nostri centri di costo e a quali azioni diamo più o meno valore?
E poi qualcuno potrebbe rivendicare che chiedere un preventivo è proprio questo, capire i prezzi di mercato.
Allo stesso tempo però la domanda è sbagliata perché ogni attività di comunicazione strategica dovrebbe partire da una piena consapevolezza dell’azienda che sceglie di intraprendere una determinata azione mettendone a budget i costi e chiarendo(si) fin da subito gli obiettivi.
In soldoni: se chiedete di produrre un video e non fornite alcun parametro di prezzo, la proposta creativa risentirà per forza di cose come l’equilibrio che l’agenzia vorrà creare tra l’idea più efficace e il prezzo che, pensa, possa essere più appetibile per voi.
Ma il prezzo che l’agenzia pensa più appetibile non è un parametro creativo.
È un calcolo di mercato che potrebbe inficiare l’efficacia della proposta.
In pratica: io penso che questa idea spaccherebbe di brutto, ma dopo una ricerca online, uno sguardo al sito del cliente e quello che mi è sembrato di capire dall’incontro, penso non spenderanno più di… quindi gli propongo questa via di mezzo. Perché il mio obiettivo è comunque sempre vincere il contratto e se penso che esista una leva economica, cercherò di usarla.
Se, invece, quando chiedete a qualcuno di produrre un video, fornite anche il budget di spesa entro il quale questi deve costruire il suo progetto, l’idea proposta sarà la migliore che l’agenzia possa fornirvi date quelle risorse.
Ci guadagnate ricevendo un’idea che sta nei vostri parametri e che è pensata proprio per voi. Risparmiate il tempo di dover leggere una decina di mail di agenzie che hanno sparato troppo alto (a onor del vero non sapevano dov’era il bersaglio).
Ed evitate anche a noi (tutti) di lavorare di creatività a vuoto (brutta, bruttissima cosa, perché poi le creatività non usate muoiono e finiscono nel Valhalla delle idee perdute)
Le possibilità creative per rispondere con un video ad un’esigenza di marketing sono infinite.
Infiniti video, infiniti budget. Per questo la domanda da cui siamo partiti è malposta.
Le creatività che noi come tutte le altre agenzie possiamo proporvi risentono in partenza delle risorse che ci vengono concesse. Dopo tanti anni che fai questo lavoro ti abitui a sognare il tangibile. Quando affronti una nuova creatività fai volare l’immaginazione e la creatività, ma nel team, per fortuna, al momento che proponi set con 20 modelli, 10 giorni di shooting e un drago viola, c’è sempre qualcuno che ti scrolla e ti mena con forza per riportarti alla realtà.
Quando il cliente non fornisce un’idea di budget si basa sul presupposto di gara che al momento della comparazione dei preventivi, il budget diventi un parametro premiante. Ma questo non ha senso. L’azienda che vuole raggiungere un obiettivo di marketing sa già quanto può mettere a budget ed è proprio quel parametro che aiuta l’agenzia di comunicazione a declinare la creatività entro il recinto di risorse che possono essere spese.
Vuol dire semplicemente proporre il miglior risultato possibile con le risorse a disposizione.
Due pensieri spingono il cliente a porre la disdicevole domanda:
- non ho la più pallida idea di quanto costi fare un video. Mi informo. Chiedo più preventivi. Non ho le competenze interne per capire quale delle creatività proposte è la più forte. Il budget diventa un elemento dirimente.
- non voglio dare all’agenzia un parametro di prezzo, anche se conosco perfettamente i miei limiti, perché sogno che qualcuno mi proponga di realizzare quello di cui ho bisogno a molto meno di quanto ho accantonato per farlo.
Al primo pensiero abbiamo già in qualche modo risposto.
Al secondo lo facciamo qui di seguito.
Parliamo in prima persona perché non possiamo parlare a nome della categoria. L’agenzia di comunicazione video ha come primo obiettivo di business quello di fare sempre più video bomba a mano. Perchè i video fatti bene fanno vendere altri video. Perchè vendere più video ti fa crescere. Perchè i video bomba a mano ti fanno conoscere.
Avendo un parametro preciso lo sforzo dell’agenzia sarà di realizzare il miglior video possibile dato quel budget. Non avrà alcun senso fare la cresta sulle risorse inficiando il risultato finale. Sarebbe un ragionamento del tutto controproducente nel lungo termine. L’agenzia che ragioni così non avrà modo di crescere. Guadagnerà liquidità su ogni lavoro contenendo al massimo le spese e dopo qualche tempo nessuno la calcolerà più.
Ecco quindi spiegato perché non dovete mai fare questo errore. Pensate ad un budget che comprenda tutto, produzione video, adv, digital pr. Poi contattate i vari soggetti e fornitegli con precisione le risorse che hanno a disposizione. Avrete tutti preventivi sul pezzo e potrete comparare gli unici due elementi distintivi che contano in questo mondo: le reference e la creatività.
Mi raccomando fate i bravi
Vi vedo!